Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

martedì 8 novembre 2011

Non lasciateci soli! | Diritto alla Vita


A Parlare è Letizia Marcantonio, mamma di Rossana Jane Wade, uccisa a diciannove anni dal fidanzato. Era il 2 marzo del 1991.





Come ti sei sentita quando l’avvocato della difesa in tribunale ha detto: “ Dovete tenere conto della sua giovane eta”?
È come se mi avessero dato una coltellata alla schiena, mi sono alzata e sono uscita dall’aula gridando. Come si fa a dire una cosa del genere. Mia figlia era più giovane di lui e non c’è più a causa sua…
Ne hanno tenuto conto?
Non subito, ma in appello a Firenze il 15 luglio del 1994 gli hanno scontato otto anni per questo. Oggi è libero, perché tra la “giovane età” e gli sconti automatici che prevedono 45 giorni ogni sei mesi, la sua pena è passata da ventiquattro anni ai dodici effettivamente scontati. Anni nei quali ha potuto studiare e laurearsi in ingegneria. Per dare gli esami usciva scortato da due agenti a spese dei cittadini, e quindi anche mie. Non ho potuto pagare gli studi a mia figlia morta ammazzata, ho dovuto pagarli al suo assassino. Davvero lo devo accettare?
Avete mai ricevuto rimborsi per le spese sostenute?
Mai! Abbiamo avuto bisogno di una psicologa che .... Continua Non lasciateci soli! | Diritto alla Vita

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