Fidanzatini uccisi, Lucidi resta in carcere
|
di Laura Bogliolo
ROMA - «Sono mesi di vita in più, al di là
della pena iniqua, non credo proprio che siano sufficienti tre anni e mezzo per il recupero di una persona che ha ucciso due ragazzi». Ha la voce rotta dall'emozione mentre commenta quella notizia che le ha strappato un leggero sorriso sul volto. Teresa Chironi, la mamma di Flaminia, la giovanissima uccisa in un incidente stradale insieme al fidanzatino Alessio in via Nomentana nel maggio del 2008, si è svegliata con il cuore più leggero questo mattina dopo aver saputo che il Tribunale di Sorveglianza ha negato i domiciliari a Stefano Lucidi, il pirata della strada condannato a cinque anni per aver investito e ucciso Alessio e Flaminia. La festa al circolo di calcetto. La notizia è arrivata ieri sera, mentre mamma Teresa e papà Sergio erano al circolo di calcetto dove Alessio da piccolo giocava, in via di Centocelle. "Torneo Asterix Flami e Ale" c'era scritto sullo striscione che ha accolto la festa di Natale del circolo Asd History Roma 3z 1983. «Siamo qui per ringraziare il circolo sportivo per il torneo che ogni anno organizzano per ricordare Flaminia e Alessio» hanno detto i genitori di Flaminia stretti nell'abbraccio dei piccoli della scuola calcio. Poi un lungo applauso quando Teresa ha ricordato che il 25 dicembre sarebbe stato il compleanno di Flaminia. Un'ora dopo la notizia che il Tribunale di sorveglianza aveva negato la scarcerazione di Lucidi. Continua a leggere su Il Messaggero |
Le Vittime non hanno scelto di esserlo.Lo sono a causa della scelta di qualcun altro. Lo sono ancora quando la giustizia tutela "prima" i colpevoli;quando un assassino chiede una libertà prematura; quando anche tu, che leggi queste parole,ti dimentichi di Loro. Vittime da "quel" momento e per sempre, perché "quel" dolore non ha sconti. E noi non possiamo più abbassare lo sguardo davanti ai Loro occhi. Barbara Benedettelli
Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!
QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA
"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"
BB
Nessun commento:
Posta un commento