Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

venerdì 22 luglio 2011

Lettera aperta all'Onorevole Pannella. No all'amnistia!




Caro Onorevole Pannella ( e mi rivolgo anche a quel 60% di parlamentari Pd e al 40%  del pdl), Le scrivo a nome mio e dei familiari delle Vittime di omicidio e della violenza, e di quei liberi cittadini che non vogliono rischiare di diventarlo. Le scrivo a nome di tutti coloro che sono stati umiliati nella dignità, torturati, feriti nel corpo e nell'anima o uccisi da chi oggi, per sua scelta, si trova in quel carcere nel quale lei spesso si reca per raccoglierne ansie e dolori. Ansie e dolori che solo raramente riguardano le proprie colpe e le ingiustizie perpetrate a danno di altri. 
Lei che si induce perfino al suicidio per i diritti di persone che hanno commesso reati più o meno gravi. Lei che spesso li ha visitati nelle loro celle, che li ha ascoltati e che, forse, ha pianto con loro per il dolore provocato da una "giusta" privazione della libertà personale, è mai stato a casa dei familiari di un bambino ucciso, di una donna stuprata, di una giovane costretta sulla sedia a rotelle perché un uomo che diceva di amarla le ha sparato? Ha mai pensato di accompagnare una madre a riconoscere la figlia torturata e poi ammazzata all'obitorio? Ha mai guardato negli occhi un ragazzino al quale un uomo che non ha osservato le regole stradali ha ucciso il fratello gemello davanti a quegli stessi occhi? Un padre che ha visto morire il figlio perché qualcuno ha pensato di usare la strada come una pista da corsa? 


Lei chiede che chi si trova in carcere a scontare una condanna sia trattato con dignità. E' giusto. Le pene devono essere rieducative e riabilitative. Non lo sono. Ne prendiamo atto. E ne abbiamo prova ogni giorno, nelle recidive. Non lo sono perché il sistema carceri, e anche il sistema giustizia, non funziona. Perché, mi conceda anche questo, i soldi non ci sono per chi, nel carcere, ci deve lavorare. Per chi, nel carcere, deve insegnare, prima di tutto, il rispetto per gli altri, quello che, mancando, ha condotto in prigione i carcerati. Chieda anche che chi ha commesso reati minori - dove per minore non si intende il numero di anni da scontare, ma il grado di gravità del reato - possa scontare la pena al di fuori del carcere facendo del bene agli altri. Chieda che i drogati invece di stare in cella siano inseriti in comunità di recupero (e anche qui ci vogliono soldi). Chieda che i rei clandestini siano mandati a scontare le pene nel loro paese. Ecco che le celle d'incanto sarebbero meno piene. Chieda che vengano attivate le carceri inutilizzate o le vecchie caserme. Che le celle non siano topaie. S'impunti perché le persone possano uscire da una prigione "a misura d'uomo", per il loro bene e per il nostro, solo quando sono educate "oltre ogni ragionevole dubbio". E' un loro diritto costituzionale. E anche nostro. Il Diritto alla Vita va tutelato, come vanno tutelati i Diritti umani delle Vittime.
Ma l'amnistia Onorevole Pannella non può chiederla. Non in nome della giustizia. Perché vede, quella madre, quel padre, quel ragazzo di cui ho parlato sopra, sono stati condannati a una pena certa. Incancellabile. Definitiva. Una pena molto più grande di quella che subiscono coloro che l'hanno inflitta, e che non sono aiutati ad assumersene la piena responsabilità. La colpa. 
Non può chiederlo perché la pena è garanzia di Diritto, e Dovere dello Stato. E' ciò che rende la legge insuperabile e una civiltà civile. E perché non risolve il problema come ha dimostrato il folle indulto del 2006. Vuole che Le elenchi quante persone sono state barbaramente uccise da chi è uscito grazie a quell'indulto? Ne basterebbe una per fare di quello stesso provvedimento un delitto. Sono di più. Quelle persone sono state ammazzate dallo Stato. Sì, proprio così. Non le ha tutelate da chi era socialmente pericoloso. Lei lo sa che in quell'indulto tra i reati esclusi non c'era l'omicidio? Diritto all'amnistia? Cioè? Volete dire: diritto a delinquere? Volete sputare in faccia a quei cittadini che rispettano le leggi e gli altri, volete dare una spintarella a quelli indecisi, volete dare un colpo mortale a chi il reato lo ha subito sulla propria pelle?

Il Diritto alla Vita viene prima del Diritto alla Libertà Onorevole. Specialmente quando quella libertà esclude quella altrui di esistere. Lei, che si priva del cibo ( che molti nel mondo non riescono ad avere) per dare libertà a chi non la merita, forse non lo capisce. O forse io non capisco più lei, che in passato ha fatto anche battaglie per la collettività da me condivise. Ha mai pensato di chiedere l'amnistia per chi si trova dentro una bara stretta, fredda e buia? Una prigione non cercata, non voluta, immeritata eppure stretta e nera. No, certo, non è possibile. 
Ha mai pensato a fare battaglie per quei bambini abusati da pedofili mai condannati o mal curati, o usciti di prigione senza la certezza che non potessero più fare del male? Davvero considera le Vittime meno disagiate di chi le ha costrette ad esserlo? 
Vede Onorevole, c'è un diritto più importante di quello di un carcerato che si è macchiato di delitti gravi contro la persona e la vita, che poi chiede senza mai dare, che non sopporta la sofferenza provocata da una momentanea privazione della libertà dovuta a un abuso di libertà ( le ricordo che la sofferenza è spesso necessaria per crescere e imparare ad essere solidali con le sofferenze altrui). E' quello di esistere in salute. Cosa che chi è stato ammazzato non può più fare, né chi a quella morte sopravvive, perché il dolore provocato da quella condanna disumana è perenne, fa sempre male. Anche queste persone sono disagiate. Lo sono a causa della scelta di qualcun altro però. Hanno il Diritto di ricominciare, di essere aiutate ad affrontare un destino che non hanno neanche mai sognato. Hanno bisogno di sostegno, e di una giustizia certa! Li meritano! E' un loro Diritto. Perché non lotta per loro? 
I cittadini, quelli che non hanno commesso reati, s'intende, vogliono sapere che lo Stato ha più premura verso gli innocenti e un'autorità indiscutibile verso chi fa loro del male. E che le leggi non possono essere infrante senza subire conseguenze adeguate. Sarebbe l'anarchia. Pene, Onorevole Pannella, non certo più dolorose di quelle che gli stessi hanno inflitto alle loro Vittime, non è la vendetta che i cittadini cercano, smettiamo di usare questa parola ogni volta che chi chiede giustizia apre bocca. La vendetta vuole più di quanto è stato tolto. Pene in grado di educare e di essere quel sensibile motivo, di cui parlava Beccaria, per indurre l'uomo a non commettere illeciti.  Pene eque e in grado di ristabilire Giustizia, e lo scrivo con la G maiuscola. Una Giustizia che tenga conto della grandezza di una vita umana, della dignità e dell'onore di chi non c'è più e della dignità, del dolore straziante, delle "mancate chance" di chi è Vittima da quel momento e per sempre. 


Se uno Stato non è in grado di mantenere salda la legge attraverso la severità del giudizio e una perfetta corrispondenza tra condanna e pena, e continua a dare benefici a chi il male lo fa e a levarli a chi lo riceve; se continua ad aggiungere ingiustizia all'ingiustizia, il rischio che qualcuno la cerchi da solo, siamo onesti, c'è. Non solo i colpevoli sono umani, lo sono anche le loro Vittime. E tra le Vittime, come vuole l'ONU, ci sono i familiari, usati dai media per fare ascolti appena accadono i fatti della nera e poi da loro abbandonati come dalla politica e dalla società. Messi in un angolo perché danno fastidio, perché soffrono troppo, perché il dolore degli altri ci spaventa o semplicemente ci ripugna. Cari politici, cominciate a vederli in un altro modo: in Italia tra terrorismo, mafia, passione malsana, omicidi stradali, pedofilia, stupri, follia omicida, rapine, sequestri,  le Vittime sono milioni. Ecco, vedetele come voti. 

E' bene che ci siano persone come Lei, come gli altri Radicali, che si occupano dei diritti dei carcerati. Che facciano in modo che le pene non siano degradanti, che non siano tortura. Ma che ci sia consapevolezza che la tortura invece l'hanno subita le persone violate, o uccise; e i loro familiari costretti a un dolore che stritola. Sono i loro Diritti che difendo qui. E la loro richiesta di Giustizia, sempre inascoltata.

Le pene siano inderogabili. L'amnistia no. Non può chiederla. Non può farlo per giunta attraverso una forma di ricatto come quella che ha attuato. Perché lei non parla di un bene che riguarda pochi. Lei parla di un bene che riguarda tutti quanti: si chiama vita, e ha un valore immenso. Si chiama civiltà. Una società civile non si vede solo da come sono le sue carceri, si vede anche e soprattutto da come si comportano i cittadini. Dalla consapevolezza di ognuno che a un Diritto corrisponde un dovere. Dalla capacità dello Stato di rendere le regole INSUPERABILI!




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61 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono Gabriella Vitali, libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede. Le sue battaglie e i suoi ricatti morali sono macchiati di sangue. Rifletta e prima di chiedere ”diritti” per chi ha calpestato quelli altrui, s’informi, tocchi con mano le sofferenze e gli ergastoli -immeritati - che le Vittime innocenti devono scontare, questi sì…sino alla fine. Insegni a coloro che hanno violato il diritto alla vita di persone innocenti, l’umiltà di scontare la pena, sino all’ultimo giorno, in un dignitoso silenzio. Questa, onorevole, sarebbe una battaglia giusta e responsabile. Ma forse chiedo troppo!!!!

Sara Conti ha detto...

Sono Sara Conti libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Sara Conti

Anonimo ha detto...

sono Giusy Vitola ,libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Livio ha detto...

Sono Livio Moiana libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono Paola Pellinghelli,libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Michele Boscarelli ha detto...

"Le Vittime non hanno scelto di esserlo. Lo sono a causa della scelta di qualcun altro".
Nel riportare un pensiero breve ma intenso di significato, ho cercato e ho aderito ad un blog che mi appartiene per il Nobile intento non di una vendetta ma di una giusta pena quale deterrente per ulteriori reati. Mio figlio e il suo caro amico, entrambi di 14 anni sono stati "ammazzati" da un auto lanciata a folle velocità (circa 120 Km/h), invadendo la corsia dei ragazzi, travolgendoli e trasportarli per oltre 40 metri prima che l'auto trovasse la posizione di "quiete". Al conducente è stato fatto il test alcologico e quello di positività a stupefacenti, risultati negativi, ma non gli è stato fatto il test della "stupidità" dove sicuramente sarebbe risultato positivo, perchè se solo avesse rispettato un minimo di regole stradali o di buon senso (il limite stradale è 50 Km/h), ora i ragazzi sarebbero vivi, VIVI, VIVI. Io e mio figlio progettavamo il futuro, un futuro che non c'è più, una famiglia disorientata che sopravvive sapendo che il filo che divide la sopravvivenza dalla follia è molto sottile. Ora mio figlio è diventato un fascicolo di Tribunale, una perizia di un tecnico che cerca di arrotondare lo stipendio, pur sapendo che sta svolgendo un mestiere non suo. Una dinamica chiara per tutti quanti erano presenti la sera dell'incidente.....ma non per il C.T.U., qualcosa non è "chiaro". Pensavo che in tutto il mondo, per chi ha problema ossei deve ricorrere all'ortopedico e non all'otorino. No.....in Italia non è così. Tutti possono fare tutto.....e tu devi replicare all'"ignoranza" ( di mestiere ) di altri. I legali che giocano a scacchi, progettano strategie per allungare la chiusura delle indagini, dei processi. Lei, sig. Pannella, senza tanti bla bla bla e senza retorica o demagogia, per una volta sposi la causa delle vittime, quelle vere, quelle che non hanno scelto di essere tali ma lo sono per colpa di altri. Sia dalla parte della GIUSTIZIA, ci aiuti, con le sue battaglie, ad avere GIUSTIZIA. Questa volta non condivido la sua scelta e perciò, come disse il buon Totò, la saluto "indistintamente". Michele Boscarelli.

Laura Scanu ha detto...

Sono Laura Scanu libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono Jessica Valeriano libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono Pier Andrea Morolli, libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

SONO LETIZIA MARCANTONIO, MAMMA DI ROSSANA WADE.
LE VITTIME , NON SONO TALI PER SCELTA, MA LO SONO PER MANO ALTRUI, IO HO SEMPRE RISPETTATO LA LEGGE , MA LA LEGGE NON HA RISPETTATO ME, VOGLIAMO LA CERTEZZA DELLA PENA, PERCHè TROPPI UOMINI NERI STANNO FACENDO STRAGE DI RAGAZZE, NON SI PUò AVERE LA PENA DI MORTE, MA VOGLIAMO L'ERGASTOLO, PERCHè è CIò CHE STIAMO FACENDO NOI FAMILIARI, DI RAGAZZE ASSASSINATE, E NON è CAINO CHE DEVE ESSERE PROTETTO, MA è ABELE CHE DEVE AVERE GIUSTIZIA. IO HO AVUTO UNA RAGAZZA DI 19 ANNI ASSASSINATA STRANGOLATA DAL SUO FIDANZATO E MENTRE LUI HA AVUTO LA POSSIBILITà DI STUDIARE IN PRIGIONE USCIRE CON UN TITOLO DI STUDIO A NOSTRE SPESE, ROSSANA HA DOVUTO ANCHE ABBANDONARE NON PER SUA SCELTA, IL SOGNO DI DIVENTARE POLIZIOTTA, VOGLIAMO GIUSTIZIA E CERTEZZA DELLA PENA

Anonimo ha detto...

Caro Onorevole Pannella
sono Maria Nulchis
come lei ben sa l'amnistia "estingue il reato e, se vi è stata condanna, fa cessare l'esecuzione della condanna e le pene accessorie, l'amnistia non si applica ai recidivi, ai delinquenti abituali, o professionali o per tendenza "salvo che il decreto disponga diversamente" preso atto di questo che ne dice di lottare perchè anche mio fratello o tutti quelli come lui che si trovano dentro una bara senza che abbiano commesso alcuna colpa possano uscire?? e magari liberare tutti noi CONDANNATI SENZA PROCESSO ALL'ERGASTOLO DEL DOLORE?
Nessuno chiede vendetta ma solo che venga impedito che camminando per strada si corra il rischio anche solo di vedere chi ha causato tutto questo male. A noi,che abbiamo sempre rispettato la legge non sono concessi sconti di pena!
per favore eviti almeno che li abbiano chi ci ha condannato.

Anonimo ha detto...

sono Erina Panepucci ,libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede

paolo36100 ha detto...

vorrei chiedere a Pannella perché non va a far visita a quel padre di vicenza che si è trovato senza figlio ucciso in un incidente stradale a 18 anni,da un automobilista ubriaco e drogato,e per non bastare a distanza la madre e moglie si è uccisa dal dolore e dalla disperazione.cosa consiglierebbe ai giudici per avere una giustizia giusta,perché fa sciopero per questi assassini che meriterebbero delle condanne esemplari?

Michele Boscarelli ha detto...

Sono Michele Boscarelli, libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.
Onorevole Pannella, un auto lanciata a folle velocità ha ucciso due ragazzi di 14 anni. Io sono il padre di uno di loro. Faccia uno sciopero della fame per garantire la certezza della pena a chi è stato causa di tanto male. Faccia uno sciopero della fame per evitare che vengano applicate le attenuanti che evitano misure restrittive. Venga a parlare con noi "vittime per sempre". Venga a sentire la nostra voce, i nostri cuori, venga a visitare i cimiteri dove sono sepolti i nostri figli, fratelli, padri etcc. Per una volta nella sua vita ascolti, ascolti le nostre storie, legga il libro di Barbara Benedettelli, capirà di cosa parliamo. Per Una volta combatta per avere GIUSTIZIA. Siamo o siamo tutti cittadini di uno stesso Stato dove diritti e dovere dovrebbero essere uguali per tutti ???

Anonimo ha detto...

Sono Alba Cammarata, libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Caro Onorevole Pannella, condivido perfettamente l'iniziativa e i contenuti di questa lettera.

E posso perfino condividere che lei si batta per i Diritti di TUTTI i Cittadini Italiani e che faccia azioni anche eclatanti, non solo per quelli che sono in carcere, ma anche per quelli che vengono quotidianamente
"defraudati dei loro più elementari diritti"!

I problemi della Giustizia sono tanti e sono tali, da giustificare qualsiasi iniziativa utile a tentar di dirimerli ... o almeno da attenuarne l'effetto negativo.

Il sottoscritto è incensurato e non vede di buon occhio coloro che delinquono o che (avendo incarichi importanti) possono permettersi il lusso di muoversi in maniera disonesta, ritenendo di essere al di sopra della legge e delle possibili conseguenze.

Il sottoscritto (chiamatelo pure giustizialista) desidera che venga rispettata la Costituzione e tutte le leggi che regolano il corretto vivere sociale, civile e culturale e desidera inoltre che vengano GARANTITE LE GIUSTE PENE (e senza sconti) a chiunque abbia violato le norme della giusta convivenza; sia esso un semplice bottegaio o un Magistrato!

Buon appetito e in alto i cuori da Otello Martini (Sora - FR)

pino zarrilli ha detto...

mi chiamo Pino Zarrilli e mi occupo della cosiddetta Malagiustizia e dei Nomi e Cognomi che la compongono... la lettera di Barbara è MOLTO bella e significativa, concordo anche sulle soluzioni che propone: Comunità per i Tossicodipendenti... e, non solo gli extracomunitari, ma che Tutti gli stranieri vengano rimpatriati a scontare la pena nei loro paesi d'origine (sono OLTRE il 50% dei detenuti e costano 250 Euro al giorno). Detto ciò, è Innegabile che le condizioni carcerarie, proprio per il suddetto Sovraffollamento, sono INUMANE... aldilà degli assassini, ci sono inaccettabili suicidi, proprio di persone con "reati minori" che non reggono le giornaliere immeritate sopraffazioni aggiuntive che il Super-Sovraffollamento certamente produce. Pertanto, una Amnistia e/o Indulto MIRATI, con l'esclusione agli omicidi, ai pedofili, agli stupratori e ai recidivi (e ANCHE a Magistrati e Avvocati che hanno denegato o ostacolato la Giustizia), con l'accompagnamento degli stranieri nei loro paesi e con l'OBBLICO ai tossicodipendenti della Comunità... certamente sarebbe una soluzione degna di un Paese veramente civile e che, "tra l'altro"... si vanta di essere "la Patria del Diritto" e "la culla della Civiltà". P.S. stiamo attenti alle potenti Lobby dei "Palazzinari-costruttori di carceri"... certamente MOLTO interessati a sostenere che "la soluzione" sarebbe la costruzione di nuovi carceri o di "ristrutturare vecchie caserme"...

Luigi Iovino ha detto...

Noi vittime di malagiustizia ci sentiamo come bambini violentati dai nostri genitori..., non sappiamo a quale autorità rivolgerci per essere tutelati, perché, con le nostre denunce, dobbiamo prima distruggere chi avrebbe dovuto sentire il dovere di proteggerci... - Luigi IOvino - Comitato Spontaneo Cittadini Contro la Malagiustizia - www.luigiiovino.it

Anonimo ha detto...

Scrivo come anonimo, perché non so cosa sia l'URL (perdonate la mancanza d'ignoranza.....). Capitalista da sempre (nel senso della pena capitale), continuo a pensare che, a uno come Pannella, dovrebbe esser proibita la parola, atteso che è solamente capace di provocare. Purtroppo, è uno dei prezzi da pagare per una società libera (libera?). Quanto all'inconcepibile capacità - tutta italica - di dimenticarsi delle Vittime, per ricordare solamente i loro carnefici, è una cosa per me inspiegabile, da combattere ogni momento, anche grazie ad iniziative come questa. Federico Baroni

Anonimo ha detto...

Sono Novella Ciarlantini che rispetta le leggi e gli altri voglio la certezza del diritto voglio garanzie di sicurezza libertà di esistere e una tutela reale e decisa del diritto della vita voglio che i miei diritti umani siano rispettatie garantiti dalla certezza della pena per chi lede

Anonimo ha detto...

Sono Candida Livatino, libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto di vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

miele filomena ha detto...

caro signor pannella sono stata una mamma che ha cresciuto i suoi figli nel rispetto delle leggi e del prossimo...oggi la legge italiana mi ha reso un involucro vuoto sospesa tra cielo e terra ....mi è stato ammazzato mio figlio di 21 anni in un incidente automobilistico e il suo assassino la legge la protetto con il patteggiamento facendo sì che lui non ha fatto u giorno di galera nonostante la condanna a 18 mesi per omicidio colposo...lui si gode la vita e continua con sfrontatezza a non rispettare il codice della strada ....io non ho più una famiglia e l unico mio desiderio è andarmene da una vita che mi ha ignorato e calpestata ...la mamma di francesco miele filomena

Francesco Di Lorenzo ha detto...

Ritengo sia giusto garantire un minimo di rispetto anche per chi sta scontando una pena, ma farne una questione di vita o di morte perchè questo sia garantito, mi pare un eccesso, Come può essere comprensibile questo per chi ha subito il danno maggiore senza colpa alcuna, vedendosi uccidere o massacrare una persona cara che non vedrà mai più. Credo che l'on. Pannella dovrebbe riflettere su questo e mettere una buona volta da parte la sua voglia di esibizionismo. Il pensiero ed il rispetto va innanzitutto verso le persone che hanno subito il danno più grave. Non vanno dimenticati neanche coloro i quali per delle banalità processuali a causa di una malagiustizia imperante, fatta di corruzione ed iniquità, finiscono per perdere una parte consistente della propria vita e dei propri cari. Non si creda che ciò sia raro: non è questa la sede più adatta a parlarne, dico soltanto che ne sono incolpevole portatore da circa un quarto di secolo: mi sono visto troncare la vita a 50 anni con danni rilevanti a tutta la famiglia.

francesca ha detto...

Sono Francesca Chiumiento anche io faccio parte del Comitato Spontaneo Cittadini contro la malagiustizia. Per aver avuto il coraggio di denunciare gli "aguzzini" miei e della mia famiglia,mi sono ritrovata dopo due anni e mezzo di indagini,con una archiviazione della mia denuncia documentale e querele fatte alla sottoscritta.Andrò avanti ad oltranza fino a far emergere la verità.

Anonimo ha detto...

La certezza del diritto ci sarà quando anche i magistrati, giudic, Avvocati, Consulenti tecnici d'Ufficio e tutta la cricca tribunalesca, pagherà per gli errori fatti sia nel penale sia nel civile. Fino ad allora non ci sarà giustizia di nessun tipo.

Alba ha detto...

Sono Mori Serena...io sono stata fortunata...sono ancora quì ma...la paura, i gesti istintivi che ho in determinatesituazioni...fanno di me una persona che ha ancora qualche avanzo di trauma...non è bello vivere così...non mi sento tranquilla...però sono stata fortunata nessuno è morto..nessuno è andato in carcere..nessuno ha avuto bisogno di un processo...ci siamo andati vicini..ma...alla fine ce l'ho fatta...
Una cosa però posso dirla...io che in quella situazione ero la parte"forte" anche se "Vittima" non avevo nessun diritto l'altra persona invece Dichiarata "invalida dallo Stato" doveva essere tutelata anche se faceva del male...aveva il diritto comunque di avere la casa...un lavoro...e guai a chi gli storceva un capello..io avevo solo il diritto di andarmene ...senza l'aiuto dello Stato ne di nessun'altro all'infuori della mia famiglia...Caro Pannella...aiuta pure coloro che commettono reati..aiutli al reinserimento dopo però averli educati e stando in carcere con la certezza della penainflittagli a seconda del reato...ma vai a trovare le donne ...i bambini ..le persone che sono state vittime di traumi e morti dei familiari... prova ad andare da "Vittoria" la bimba di Melania Rea..vai da lei ogni mattina e quando si sveglia e chiama "Mamma"!! provi a dirle dove è sua madre..ci riuscirà
Serena Mori

Anonimo ha detto...

Caro Onorevole Pannella, sono Elisabetta Cipollone mamma di Andrea De nando, morto ammazzato lo scorso 29/01/2011. Mio figlio usciva dall'oratorio, alle sei di pomeriggio ed il Signor C.A., che con la sua famiglia, era in ritardo per una cena, ha pensato di spingere al massimo l-accelleratore e,passando con il rosso, infrangendo ogni regola, con un'arma (la sua autovettura lanciata a folle velocita') ha ucciso mio figlio, sotto gli occhi terrorizzati di suo fratello gemello.
Andrea (questo era il suo nome)ora e' condannato a 30 anni di RECLUSIONE DA SCONTARE in condizioni disumane.La sua cella e' lunga 2 metri per solo 1 metro di lunghezza, non ha aria, non ha cibo, non ha luce. Fra 30 anni Andrea uscira' da quella prigione e sara' trasferito in una prigione ancora piu' stretta ed angusta. Li' basteranno 30 x 30 cm., a quel punto il suo corpo potra' occupare questo altro spazio ANCORA PIU' RISTRETTO, e le sue ossa riposare per sempre. ONOREVOLE PANNELLA, ANDREA AVEVA 15 ANNI, ONOREVOLE PANNELLA, AMMESSO CHE L'ASSASSINO DI MIO FIGLIO VADA IN GALERA PER QUALCHE TEMPO, PERCHE- LO VUOLE TIRARE FUORI? ONOREVOLE PANNELLA, CHI LE SCRIVE IN QUESTO MOMENTO SI TROVA IN ETIOPIA, CHI LE SCRIVE, CON L'AIUTO DI AMICI, HA COSTRUITO DUE POZZI DI ACQUA POTABILE,HA DATO DA BERE E DARA' DA BERE A PIU' DI DUEMILA PERSONE IN NOME DEL SUO ADORATO FIGLIO. CHI LE SCRIVE HA VISSUTO 10 GIORNI A CONTATTO CON LA GENTE CHE MUORE DI MALARIA E DI STENTI, RISCHIANDO LA PROPRIA STESSA VITA PER QUESTA NOBILE CAUSA. ONOREVOLE PANNELLA, NON MI PARE DI ESSERE UNA BESTIA FEROCE CHE VUOLE A TUTTI I COSTI VEDERE I CRIMINALI IN GALERA PER PURO ATTO DI VENDETTA. TUTTO HA UN PREZZO, BISOGNA PAGARLO. FINO IN FONDO. COME MIO FIGLIO, COME NOI, DISPERATI E INCONSOLABILI PARENTI. MIO FIGLIO E' IN UNA PRIGIONE ETERNA, CHE CI RIMANGANO IL GIUSTO ANCHE I CRIMINALI CHE HANNO COMMESSO UN REATO CONTRO LA PERSONA. METTETE FUORI COLORO CHE HANNO COMMESSO REATI CONTRO IL PATRIMONIO, METTETELI FUORI E LE CARCERI SI SVUOTERANNO, ANZI, METTETELI A LAVORARE.. C'E' TANTO BISOGNO A TUTTI I LIVELLI, METTETELI FUORI E FATELI LAVORARE. MA TENETE DENTRO COLORO CHE HANNO COMMESSO REATI CONTRO LA PERSONA. ONOREVOLE PANNELLA, PRESIDENTE NAPOLITANO, VENITE A CASA MIA A VEDERE COME STIAMO TENTANDO DI RICOSTRUIRE UNA VITA CHE NON C'E' PIU'. VENITE A CASA MIA A VEDERE LA DISPERAZIONE PALPABILE E VISIBILE.. VENITE A GUARDARCI NEGLI OCCHI, QUESTI OCCHI CHE ANCORA NON CREDONO, CHE NON HANNO PIU' LACRIME... SE NON SARA' TROPPO PER VOI, VI PREGO ICONTRIAMOCI, VORREI CHE VOI, PER UN ATTIMO, INCONTRASTE GLI OCCHI DI CRISTIAN, IL GEMELLO SOPRAVVISSUTO.. SOLO PER UN ATTIMO, SOLO PER UN SECONDO... LEI ONOREVOLE PANNELLA, SONO CERTA CHE RITIREREBBE LA SUA PROPOSTA DI AMNISTIA, LEI, PRESIDENTE NAPOLITANO, NON ACCETTEREBBE MAI DI FIRMARLA... FATELO VI PREGO,OPPURE ACCETTATE CHE IO VENGA DA VOI, VI RUBERO' SOLO CINQUE MINUTI, IL TEMPO DI UNA STRETTA DI MANO ED IL TEMPO DI GUARDARCI NEGLI OCCHI... NULLA DI PIU'....
SE GLI OCCHI SONO LO SPECCHIO DELL'ANIMA, ALLORA DA QUELLO SPECCHIO VOI POTRETE ENTRARE NELLA NOSTRA ANIMA DISPERATA.. DOVETE SOLO BUSSARE NOI VI FAREMO ENTRARE...
CON STIMA E RISPETTO E CON LA SPERANZA DI POTERVI INCONTRARE
ELISABETTA CIPOLLONE

Anonimo ha detto...

Sono Paola Conti,libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede

Adduso ha detto...

Ho scritto e riscritto questo commento in bozza più volte. Mi sono continuamente domandato come si possa conciliare il dolore e la ‘’naturale’’ aspettativa di pene senza sconti di chi ha subito gravi reati sulla sua persona oppure di chi si è visto uccidere i propri cari (per tutti va la mia piccola solidarietà), con la necessità di civilizzare le nostre carceri che in generale sembrano quelle di una Nazione da quarto mondo. L’iniziativa di Pannella ha almeno un pregio. Aprire il dibattito. Con il silenzio non si cambia nulla in meglio. Una Nazione è civile quanto più si confronta e si discute. Capisco che ciò è divenuto quasi un disvalore in Italia, persino ritenuto una perdita di tempo, quindi un fatto solo per gli addetti ai lavori. Ma al contrario si deve cominciare una dialettica tra i cittadini anche su questi controversi aspetti. Probabilmente ci sono tanti reati minori che possono essere depenalizzati oppure decisi diversamente e velocemente, mentre quelli che lasciano il ‘’segno’’, specialmente sulla persone, dovrebbero avere dei percorsi inequivocabili e con la certezza della pena, tenendo pure presente che un cervello ‘’cristallizzato’’ al ‘’male’’ non cambierà probabilmente mai, ma altre ‘’menti’’ si possono essere ritrovati a commettere dei reati senza avere i connotati dei criminali cosiddetti incalliti. Relativamente poi a Pannella, si può o meno condividere, ma certo a Lui, come in generale ai Radicali, ritengo si debba riconoscere battaglie per i diritti civili, sociali ed individuali, dei cui benefici oggi godiamo un po’ tutti. Ma questa lotta per la (giusta) Giustizia non è, e sarà, ‘’agevole’’. Qui non ci sono solo posizioni soggettive o anche ideologiche. In questo caso si intersecano notoriamente pure ‘’interessi’’ corporativi della Magistratura e degli Ordini Professionali che, a detta di ‘’tanti’’, mai nessuno è riuscito a ‘’scalfire’’, poiché questi ‘’poteri’ sono risaputamente trasversali, in quanto andrebbero da destra, al centro fino a sinistra. D’altronde, il nostro Parlamento è fatto (molto) pure di Magistrati ed Avvocati. Da comune cittadino non posso quindi che elogiare Marco Pannella del suo impegno per una giusta Giustizia e affinchè le carceri non siano più luoghi di ‘’discarica’’ sociale bensì zone per scontare ‘’realmente’’ i propri sbagli, ma con anche degli spazi di recupero psicologico ed esistenziale ove individualmente fosse possibile. Questa Nazione così sembrerebbe pure meno ‘’primitiva’’. Stando invece tutti chiusi nella nostra dimensione emotiva e sofferente non faremo altro che non far cambiare nulla per allungare unicamente con altre tragedie le già numerose scie di dolore. Tuttavia devo concludere che le parole di cui sopra di Barbara Benedettelli non possono essere neanche minimamente misconosciute. Ieri le ‘’vittime’’ possono essere state altre, ma oggi e domani potremmo essere noi o peggio i nostri affetti, i nostri familiari, i nostri figli o genitori, e così via. Tolleranza, si, sempre, ma anche intransigenza, si, sempre, poiché in tutti noi, chi meno chi più, in potenza alberga sempre il primate atavico, oscuro e spietato.

Anonimo ha detto...

Sono Mariarososaria Castellano,sorella di Nunzia barbaramente uccisa nel novembre 2003,sono una libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.Vogliamo certezza della pena non solo per noi, familiari condannati per sempre ad un dolore incomabile ma per chi ha strappato alla vita i nostri nostri cari che continuano a scontare solo pochi anni di detenzione.

Anonimo ha detto...

No ad una nuova aministia! noi cittadini ONESTI PRETENDIAMO che vengano costruite + carceri,per fare in modo che i detenuti vengano dignitosamente rispettati nella loro riabilitazione verso la società, e allo stesso tempo che vi sia + sicurezza per i cittadini!Se le carceri esplodono è un problema da risolvere aprendone di nuove, e non liberando chi ha commesso reati! Il paradosso italiano,come sempre, è che ci sono decine e decine di carceri nuove,appena costruite, ma per i soliti cavilli burocratici non vengono aperte, lasciandole marcire,mentre i detenuti sono ammassati in condizioni pietose!NO ALL'AMNISTIA, SI ALL'APERTURA DI NUOVE CARCERI!

Diaboldik ha detto...

Sono Diego Schettini, libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.
La Giustizia deve tutelare ogni cittadino, ma principalmente coloro che subiscono gravi mancanze affettive a causa di altre persone.
Questo, a oggi, manca nella nostra Giustizia. La gente deve pagare pienamente per i suoi reati, fino all'ultimo, perchè colui che uccide anche una sola persona, è causa della morte interiore di altre.
Trovarsi nello stesso posto, assieme alla libertà di colui che ha ucciso una persona a noi cara è un'umiliazione di cui la Giustizia non può tenerne conto!
Meritiamo ascolto!

Ronny ha detto...

Sono Ronny Regini libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono manuela onorati libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Noi del Comitato Cittadini Contro la Mala Giustizia (CCMD- Sede in Sutri-VT Via Ponzio Aquila,12) ci batteremo sempre, con tutte le nostre forze affinchè la cosiddetta Giustizia non sia disgiunta, così come è stato fina ad ora, dal fondamentale principio su cui si basano tutte le leggi: Il buon senso del buon padre di famiglia. Tutto il resto e fuffa!

Renata Pozzuto ha detto...

Onorevole Pannella,
sono Renata Pozzuto, e mai avrei immaginato di doverle scrivere per chiederle di interrompere una sua battaglia, che io la condividessi o meno.
Ma questa volta no, non posso davvero lasciare che un silenzio da rispetto per l'altrui pensiero diventi accettazione passiva di una battaglia sbagliata.
Sono una libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri e mi aspetto che gli altri lo facciano allo stesso modo. Quando ciò non accade, quando tale rispetto viene meno, la follia del un gesto di qualcuno può trasformarsi in disperazione, tragedia... morte... per qualcun altro.
E dunque cosa può fare chi da un giorno di sole, di luce, di gioia e d'amore si ritrova sepolto in un inferno di dolore e di lacrime? Cosa, cosa, cosa se non chiedere giustizia, GIUSTIZIA ??
Nessuno ci restituirà quel giorno di sole, lo sguardo della persona amata, l'illusione che nulla e nessuno può farci del male.. ma non possiamo accettare che chi ha trasformato la bellezza di una vita che cresce nella disperazione più profonda non paghi per le sue colpe, non comprenda la gravità di ciò che ha compiuto pagandone la pena (che mai comunque sarà pari a ciò che ha causato) o reiteri un gesto folle con la stessa leggerezza con cui ha potuto compiere il precedente.
Onorevole Pannella, non posso appoggiare la sua battaglia e non posso non dirle che è in errore.
Chi porta nel cuore il dolore di una vita spezzata merita un rispetto che la sua battaglia non gli dà.

Renata Pozzuto

Anonimo ha detto...

Sono Vittore De Nando, padre di Andrea De Nando morto ammazzato il 29/01/2011.-
Sono un libero cittadino ed un padre disperato che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita.... Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Onorevole Pannella, smetta questa assurda battaglia, la prego la smetta, NON VOGLIAMO VEDERE I CRIMINALI LIBERI CITTADINI E MI DISPIACE NON C'E' STORIA E NON C'E' RAGIONE.- LA SUA BATTAGLIA E' LESIVA E QUESTA VOLTA REALMENTE ASSURDA...

Anonimo ha detto...

Sono Cristian De Nando fratello di Andrea De Nando morto ammazzato il 29/01/2011.- PIU' CHE FRATELLO, SONO IL SUO GEMELLO... IO ERO LA SUA META' ED ORA SONO SPEZZATO A META'.. SONO MORTO ANCHE IO, PERCHE' PERDERE UN GEMELLO SIGNIFICA NON RASSEGNARSI MAI PIU', PERCHE' LUI ERA TUTTO CIO' CHE AVEVO, ERA LA MIA VITA, ERA IL SANGUE DEL MIO SANGUE, LA LINFA VITALE CHE MI NUTRIVA OGNI GIORNO.
Sono un libero cittadino ed un FRATELLO disperato che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita.... Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.
ONOREVOLE PANNELLA IO NON VIVO PIU', CHE COLPA AVEVO IO??? che colpa aveva mio fratello? ONOREVOLE PANNELLA,LASCI CHE CHI HA COLPE LE PAGHI PER INTERO, Onorevole Pannella, HO SOLO 16 ANNI ED UNA VITA DISPERATA CHE MI ASPETTA, PERCHE' QUESTO ASSASSINIO CHE E' STATO COMPIUTO L'AVRA' SEGNATA PER SEMPRE.- ONOREVOLE PANNELLA smetta questa assurda battaglia, la prego la smetta, NON VOGLIAMO VEDERE I CRIMINALI LIBERI CITTADINI E MI DISPIACE NON C'E' STORIA E NON C'E' RAGIONE.- LA SUA BATTAGLIA E' LESIVA E QUESTA VOLTA REALMENTE ASSURDA...

CRISTIAN DE NANDO

Camilla Roberto ha detto...

Sono Camilla ROBERTO libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Lorenzo Gas Borselli ha detto...

Sono Lorenzo Borselli, poliziotto. Onorevole Pannella, so che le condizioni carcerarie sono inumane e indegne di un popolo civile. Però credo sia indegno pensare che un colpo di spugna, la rinuncia alla difesa del patto sociale e delle regole che lo tengono n vita, possa servire a risolvere questa vergogna. La pena deve essere espiata con dignità, ma deve essere certa.

Anonimo ha detto...

Sono Silvia Lindblad, libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono Sara Fasola,
Ritengo che il diritto alla vita sia il più importante dei diritti esistenti nella nostra Costituzione.
Purtroppo, capita che talune persone, per stupidità e superficialità, si arrogano la facoltà di distruggere questo diritto di altre persone che diventano "vittime innocenti", non chiedono di diventarlo, loro vorrebbero solo vivere la vita tra gioie e sofferenze come tutti, ma in pochi attimi tutto ciò viene loro negato. E poi cosa rimane? Rimangono le persone che chiedono giustizia per i loro cari, spesso negata o non proporzionata a ciò che è stato loro fatto. Questa sarebbe una battaglia giusta, combattere affinchè le persone che per un attimo pensano di avere la facoltà di decidere sulla vita degli altri abbiano una giusta pena perchè, ripeto, il diritto alla vita è sacrosanto e nessuno deve permettersi di calpestarlo!

Sara Fasola

Anonimo ha detto...

Sono Anna Esposito libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede

Anonimo ha detto...

Sono Elena Riva e mamma libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettai e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono Mariangela Boscarelli, libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri e voglio certezza del diritto. Le chiedo, Onorevole Pannella, che le soluzioni alle problematiche dell’ambiente carcerario non siano solo "reazioni" che innescherebbero ulteriori problemi ma soluzioni costruttive. Alcuni mesi fa la vita di mio cugino Giuseppe è stata spezzata, da una macchina che non ha ritenuto necessario rispettare i limiti di velocità e le semplici norme del codice della strada. Mio cugino Giuseppe ed il suo amico Nicola stavano tranquillamente tornando a casa sul loro scooter. Mio cugino era un concentrato di possibilità, di doti, di dolcezza, di intelligenza … di vita. Non cerchiamo vendetta, ma solo giustizia.

mario congiusta ha detto...

Caro Pannella(anzi senza caro),mio figlio Gianluca,è stato ucciso da un criminale che era fuori grazie all'"indultino".L'indultino come lei saprà,altro non è che una misura simile all'amnistia con la differenza che l'amnistia da lei richiesta,consiste nella rinuncia dello stato a perseguire il reato mentre l'indultino sospendeva l’esecuzione della parte finale della pena detentiva.
Il suo sciopero della fame mi indigna e sono sicuro che indigna tutti i familiari di vittime di qualunque reato.
Chi ha ucciso mio figlio,grazie all'indultino,si diede alla latitanza e da latitante uccise anche un'altra persona.
Quanto vale per lei la vita di 2 persone?
Quanti morti avremo grazie all'amnistia da lei richiesta?
Che stato è uno stato che rinuncia a perseguire i reati?
Continui pure il suo misero sciopero on. Pannella ma sappi che, se questo stato concederà l'amnistia,non vorrò più essere cittadino Italiano e ne darò comunicazione al nostro Presidente della Repubblica.
Mario Congiusta

alberto calabria ha detto...

Mi chiamo Alberto Calabria, io non ho mai avuto perdite in famiglia per colpa di altre persone che magari , dalla nostra giustizia , non sono state giudicate in modo corretto. Ma vedendo come stanno andando le cose sono convintissimo che bisogna farsi sentire e in modo molto forte x far si che in un futuro , non lontano , non si diventi tutti VITTIME...

Anonimo ha detto...

se non verra' data l amnistia sarete complici dei delitti subiti nelle carceri ,se tutti gli altri paesi mondiali la danno ci sara' un motivo.l amnistia non viene data a chi a ucciso l amnistia toglie 5 anni ma se un detenuto a 7 anni da farsi 2 se li deve fare e oggi giorno per piccolo spaccio 7 anni sono l ordine del giorno tanto per farsi un idea se sei tossico dipensente e ti ritrovi a vendere marijuana con 5 grammi in tasca a 18 anni di eta' 7 anni non te li toglie nessuno ,questo e rovinare un giovane ,la sanita' nelle carceri e ridotta pressoche' a zero,i carcerati si impiccano dal dramma che vivono parlate di diritti per le vittime e lo fate ammazzando detenuti,e giusto che un detenuto sconti la sua pena ma con dignita' e senza rischiare la sua vita ,se questo non e poissibile tenerli in un carcere vuol dire macchiarsi di reati piu gravi dello spaccio o delle truffe vuol dire macchiarsi di omicidio

Anonimo ha detto...

Coraggioso "anonimo", mi spiace che non voglia capire; le Vittime, non hanno scelto di esserlo, ma quel che più conta é che non hanno nemmeno commesso errori e, nonostante tutto, devono pagare.Dispiace anche a noi apprendere della detenzione di un essere umano, ma le ricordo che i detenuti, hanno CONSAPEVOLMENTE infranto delle Leggi, senza che nessuno li abbligasse a tanto. Ritengo quindi giusto, che la pena inflitta sia scontata sino in fondo, come del resto spetta-ingiustamente- anche a noi, seppure innocenti. Le auguro con tutto il cuore di non diventare-in futuro- una Vittima innocente, altrimenti non le basteranno le lacrime e la disperazione per continuare il cammino terreno. La informo che, anche alcune Vittime INNOCENTI, si sono tolte la vita e diversamente dai detenuti, nel totale silenzio/indifferenza.
Gabriella Vitali

Anonimo ha detto...

Anonimo, le Vittime non sono complici di nessun delitto, sono coloro che hanno subìto. I giovani non li roviniamo noi, riescono benissimo a farlo da soli. Ha detto bene, i detenuti dovrebbero scontare la loro pena con "dignità" e nel frattempo meditare-comprendere-capire che sta solo ed esclusivamente a loro le sorti del vivere liberi o detenuti.

Barbara Benedettelli ha detto...

Caro anonimo pro-amnistia, è chiaro che lei non solo non ha letto il post ( altrimenti non menzionerebbe i tossicodipendenti tra i suoi esempi visto che nel post se ne parla), ed è chiaro che non ha letto neanche i numerosi commenti, per di più tutti firmati con nome e cognome. Non ripeto quanto ho scritto nel post, lo legga e si faccia un esame di coscienza. La sensazione è che le sue parole derivino da esperienza non riflessa, ma in qualche modo ( da familiare o da detenuto) personale. Mi dispiace in questo caso per lei, capisco che sia una sofferenza, ma si ricordi che, come scrisse Manzoni: Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.

Anonimo ha detto...

Sono Erina Panepucci, libera cittadina che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.
Onorevole Pannella, un auto lanciata a folle velocità, il 2 ottobre 2005 ha ucciso mio figlio, un ragazzo di 22 anni. L'assassino di mio figlio è stato condannato ad un solo anno di reclusione con la condizionale e soli otto mesi di sospensione della patente....mi dica valeva così poco la vita di mio figlio???? Faccia uno sciopero della fame per garantire la certezza della pena a chi è stato causa di tanto male. Faccia uno sciopero della fame per evitare che vengano applicate le attenuanti che evitano misure restrittive. Venga a parlare con noi "Vittime per sempre". Venga a sentire la nostra voce, i nostri cuori, venga a visitare i cimiteri dove sono sepolti i nostri figli, fratelli, padri etcc. Per una volta nella sua vita ascolti, ascolti le nostre storie, legga il libro di Barbara Benedettelli, capirà di cosa parliamo. Per Una volta combatta per avere GIUSTIZIA. Siamo o no tutti cittadini di uno stesso Stato dove diritti e dovere dovrebbero essere uguali per tutti ???

Anonimo ha detto...

Carissimo e coraggiosissimo anonimo, premetto che il suo e' davvero l'unico tra i molteplici commenti che non e' stato firmato e questo non e' carino...suvvia... non sta rischiando nulla ... poi, figuriamoci... cosa vuol rischiare in Italia??? Premetto che io stasera non sono in vena di lungaggini epistolari essendo prossima all'udienza che vedra' l'assassino di mio figlio libero come un fringuello, senza un solo giorno da scontare nelle patrie galere e cio' mi provoca un senso di ribrezzo anticipato...<<Premetto altresi' che non ho la sfera di cristallo e non ho poteri preveggenti ahime' ma andra' cosi' e sono pronta a scommetterci...
premetto poi che come come Lei non potra' neppure lontanamente immaginare, nella mia e nelle altre famiglie colpite da eventi tragici, vige un dolore ASSOLUTO che potrebbe essere lenito in minima parte solo dal sapere che, dietro un omicidio, possa essere stata pagata una pena, ADEGUATA E CERTA....
QUINDI DOPO TUTTE QUESTE PREMESSE LA LEGGO ED INORRIDISCO ALQUANTO... IO, QUINDI DOVREI SENTIRMI COMPLICE DEI SUICIDI O DELLE VESSAZIONI SUBITE DAI CARCERATI? IO COMPLICE??? NOI COMPLICI??? MA QUALE BESTIALITA' STA DICENDO?? MA SE NE RENDE CONTO? QUINDI, A DETTA SUA, IO SAREI VITTIMA PER AVER PERSO MIO FIGLIO, VITTIMA PER AVERE UNA VITA DISTRUTTA, VITTIMA PER NON AVERE NEPPURE UN BRICIOLO DI GIUSTIZIA E POI COMPLICE PER I SUICIDI O OMICIDI COMPIUTI NELLE NOSTRE CARCERI?? MI FACCIA CAPIRE PERCHE' MI SENTO OTTUSA E STUPIDA... IL PROBLEMA DELLE CARCERI E' UN PROBLEMA MIO O UN PROBLEMA DELLO STATO? IO DOVREI ANCHE OCCUPARMI DI QUESTO? DELLE CONDIZIONI CARCERARIE , SINCERAMENTE NON ME NE IMPORTA NULLA, MA PROPRIO NULLA, MI SCUSI TANTO, MA A LEI IMPORTA DI COME SI VIVE NELLE NOSTRE CASE? GLIENE IMPORTA A LEI O ALLO STATO ITALIANO, QUALCOSA DI COME DOBBIAMO AFFRONTARE QUELLA CHE PER NOI E' QUALCOSA CHE ASSOMIGLIA AD UNA SOPRAVVIVENZA PIU' CHE AD UNA VITA VERA E PROPRIA? no...GLIELO DICO IO SIGNOR EGREGIO ANONIMO... NON GLIENE IMPORTA NULLA NE' A LEI, NE' ALLO STATO, PERCHE' SE COSI' N FOSSE, LEI NON PARLEREBBE COME STA PARLANDO E LO STATO NON FAREBBE CIO' CHE STA FACENDO... TOTALE LATITANZA DI LEGGI E DI APPLICAZIONE DELLE STESSE... NESSUNA EQUITA' E DICO EQUITA' FRA DIRITTI DEI COLPEVOLI E DIRITTI DELLE VITTIME.. POI, SA COSA LE DICO? FORSE IN CARCERE CI SARA' QUALCUNO CHE LI' NON DOVREBBE STARCI E ME NE DISPIACCIO MOLTISSIMO (IN TAL SENSO UN PIU' ADEGUATO SISTEMA INVESTIGATIVO GARANTIREBBE ED EVITEREBBE ERRORI GIUDIZIARI) MA I PIU' SPETTABILISSIMO SIGNOR ANONIMO, SONO LI' PERCHE' CI DEVONO STARE, E PERCHE' HANNO INFRANTO LA LEGGE... E CHE CI STIANO DUNQUE.. IN CHE CONDIZIONI NON MI INTERESSA, CHE LO STATO COSTRUISCA NUOVE PRIGIONI E CHE DEPENALIZZI REATI ASSURDI TUTTORA PRESENTI NEL NOSTRO CODICE PENALE VECCHIO COME ME... E CHE USI IL VIL DENARO DERIVANTE DA UNA STRETTA E DAL RECUPERO DI UN'EVASIONE FISCALE GIGANTESCA E DEVASTANTE PER QUESTA NOSTRA POVERA ITALIETTA PER COSTRUIRE NUOVE CARCERI DOVE FAR ACCOMODARE PIU' AGEVOLMENTE POSSIBILE I CARCERATI,MA CHE CI STIANO PERO<' PIU' O MENO COMODI MA PUR SEMPRE DENTRO... IO MI FIRMO SIGNORE SUVVIA CHE MALE C'E'??? ELISABETTA CIPOLLONE MAMMA DI ANDREA DE NANDO MORTO AMMAZZARO IL 29 GENNAIO 2011

Anonimo ha detto...

Caro ANONIMO che chiedi l'amnistia, nessuno obbliga nessuno a delinquere, è una libera scelta, spacciare, rapinare, ecc. Se uno lo fa cosciente dei rischi, che c'è il carcere, duro o morbido che sia. Se sbagli paghi e chi si uccide in carcere perchè non lo sopporta è un'ulteriore vigliacco. Sconta la tua pena e non disturbare l'onesta, ma soprattutto la vita degli altri !!!

Anonimo ha detto...

Onorevole Pannella,
 
mi chiamo Carmen Fichera, sono libera cittadina che vive in questo Paese nel totale rispetto delle leggi e, soprattutto, degli altri..Mi verrebbe naturale e rispettoso, rivolgermi a Lei, chiederle quello che, in realtà, è un mio diritto..Voglio, Onorevole, che ci sia nel nostro Stato la certezza del diritto, la garanzia di sicurezza, di libertà.Voglio che si possa vivere in salute e che ci sia una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.
Dico a gran voce NO ! all’amnistia, noi cittadini onesti pretendiamo che se il problema sollevato da Lei, onorevole, è quello delle carceri super affollate, si preveda di costruirne altre, nuove e capienti…è irrazionale risolvere il problema rendendo liberi coloro che si sono macchiati di gravi reati, come l’omicidio.
Chi le scrive è una mamma che vive nel più profondo e straziante dolore per la perdita di un figlio, di nome Gabriele.
Il 5 agosto 2010, alle ore 17,50, mio figlio Gabriele stava percorrendo, per tornare a casa, una strada provinciale, che collega due paesi molisani, con limite di velocità 50 kmh; da una curva coperta destrorsa è uscito un TIR, adibito al trasporto di animali vivi che, guidato a folle velocità (dai rilievi è risultato che all’ora dell’impatto il mezzo andava  a 100 all’ora!) non è riuscito a controllare il mezzo pesante e, invadendo la corsia opposta, lo ha ucciso.
Gabriele aveva 29 anni, stava per laurearsi in scienze infermieristiche presso l’Università del Sacro Cuore di Campobasso. In CRI dal 1999 come pioniere, autista di ambulanza 118, volontario soccorritore. Nell’Associazione è diventato istruttore di Protezione civile. Formava altri volontari nel campo della  Protezione Civile con lezioni pratiche e teoriche; si è occupato della logistica dei campi durante le emergenze. Ispettore del gruppo Pionieri provincia di Campobasso. Insegnante di educazione stradale nelle scuole. Per il servizio“Dialisi” era sempre presente e disponibile – a discapito delle ore di tirocinio – che doveva ancora effettuare, prima della discussione della tesi, già pronta con argomento riguardante il pronto intervento al Pronto soccorso. Anche il giorno prima di quel maledetto 5 agosto 2010, ha prestato servizio al P. S: dell’Ospedale Cardarelli di CB.
E’ stato presente nelle emergenze degli ultimi anni: terremoti di San Giuliano di Puglia e dell’Aquila, alluvioni dell’Umbria e del Molise.
Al suo funerale è stato definito“Un volontario CRI esemplare”. Per sua volontà è sepolto con la sua amata divisa arancione.
Colui che si è reso responsabile della morte di Gabriele è stato rinviato a giudizio e, il 2 febbraio 2012, ci sarà l’ udienza preliminare.
Non ha avuto né la sospensione della patente né, tantomeno, il ritiro, nessun punto tolto!
NIENTE!… Gli è stata notificata la multa in quanto ”andava oltre i 70 kmh”… ma il limite, in quella strada provinciale è 50..!… Si è rivolto al Giudice di pace per la contravvenzione!.
Quanto su esposto lo dovevo in qualità di cittadina e, soprattutto, di mamma che vive nel dolore e che è in attesa di GIUSTIZIA.
 
Campobasso, 15 dicembre 2011
 

giovanni ha detto...

Sono Giovanni Dall' Olio di Lugo (RA) TWITTER GIOVDALL, libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

Sono Loredana Tintore libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Alberto ha detto...

Sono Alberto Salusse, libero cittadino che rispetta le leggi e gli altri, e voglio certezza del diritto. Voglio garanzia di sicurezza, di libertà di esistere in salute, e una tutela reale e decisa del diritto alla vita. Voglio che i miei diritti umani siano rispettati e garantiti dalla certezza della pena per chi li lede.

Anonimo ha detto...

finalmente, musica per le orecchie, grazie di esistere; io non capisco come noi siamo la maggioranza nel paese e non facciamo sentire la nostra voce. La verità è che l'amnistia e soprattutto l'indulto servono ai politici di sinistra quali Penati e Del Turco prossimi alla galera. Auguro ai radical-schit di essere rapinati, uccisi e stuprati.

Anonimo ha detto...

Bravissimo Anonimo delle 8:57.
E'da più di vent'anni che campagne come quelle dei radicali mandano nella direzione sbagliata ogni conato di riformare la giustizia (in senso lato)! Responsabilità dei magistrati anziché dei politici interessati a non far funzionare la macchina giudiziaria. Amnistie e indulti a go go anziché costruire carceri e/o non far marcire quelle già costruite. E poi questo pietismo anche per chi si è macchiato di crimini orrendi (peraltro gli unici attualmente in galera!). Basta, non se può più! Non ci si rende conto che a furia di far passare i reclusi come vittime del sistema, si manda un messaggio criminogeno. L'Italia, lo confessano gli stranieri che delinquono, è il Bengodi per i criminali. Pene miti, scontate al massimo per metà,licenza di uccidere in pratica per i minori di 18 anni (nella civilissima Inghilterra si va in galera a 14 anni). Ecco perché siamo sommersi da clandestini (e si vuol togliere il relativo reato!)e delinquenti dell'Est. Pensate che vengono per cercare lavoro? Ma se siamo il paese europeo con il maggior tasso di disoccupazione giovanile? A parte il pessimo messaggio dato con la nomina della Kyenge (al cui confronto la nomina a senatore del cavallo di Caligola appare come un atto di eccelso livello politico),e le illusioni che sta creando,la spinta maggiore è data proprio da quello: il nostro è il paese ideale per chi vuole rubare, rapinare, stuprare, uccidere.