Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

giovedì 17 marzo 2011

La media delle morti per "incidente stradale" in Italia è di 14 persone al giorno.


ATTENZIONE, IL VIDEO CHE SEGUE E' ESTREMAMENTE REALISTICO E FORTE. 
NONOSTANTE SI TRATTI DI UN VIDEO IN CUI RECITANO ATTORI, CIO' CHE RAPPRESENTA, E CIOE' GRAVISSIMI "INCIDENTI" STRADALI CHE CAUSANO LA MORTE, E' VEROSIMILE E IMPRESSIONANTE. 
MA GUARDARLO AIUTA A COMPRENDERE DI CHE COSA PARLANO LE ASSOCIAZIONI DI VITTIME DELLA STRADA, QUANDO CHIEDONO GIUSTIZIA!
NON C'E' DELITTO PIU' IMPUNITO DI QUESTO...


Come ho scritto anche nel libro, e come mi insegna l'avvocato Domenico Musicco, in Francia quello che noi chiamiamo incidente lo chiamano Violence Routier . Violenza in strada. 

Noi lo chiamiamo "incidente", come un banale tamponamento. Ma una macchina è un'arma mortale se chi la guida lo fa senza esserne cosciente. Allora per una volta dobbiamo dire grazie alla Cassazione, ai famosi "ermellini", che hanno messo la vita prima della libertà.

Lo dico tante volte in Vittime per Sempre: senza la vita non c'è niente. Neanche la libertà.



L'articolo che segue è tratto da www.motori.it
La Commissione trasportidella Camera dei Deputati sta lavorando per introdurre l'Omicidio Stradale come nuovo reato. Ad affermarlo è l'onorevole Mario Valducci, presidente della commissione che in una intervista ha dichiarato come  la proposta di legge sia un atto dovuto e che rivoluzionerà in meglio la sicurezza stradale.
Lo stesso Valducci anticipa che nelle prossime settimane la commissione che presiede presenterà alla camera la proposta di legge per introdurre l'omicidio stradale come nuovo reato del codice penale. Inoltre l'Iter per l'approvazione della legge potrebbe essere più veloce del previsto visto le pressioni delle numerose associazione di vittime della strada che combattano instancabilmente da numerosi anni per trasformare l'omicidio colposo, perpetuato dai pirati della strada, in omicidio volontario. Sempre più spesso infatti molti dei responsabili che hanno causato incidenti mortali, magari sotto l'assunzione di droghe e alcol, scontano piccole pene e in alcuni casi riescono addirittura a farla franca.
Anche Giuseppa Cassaniti, presidente dell'Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada), ha sottolineato più volte che chi commette un omicidio sulla strada mentre era nelle condizioni di uccidere (ubriaco o drogato) deve essere considerato un criminale e non soltanto il fautore di un incidente, sottolineando così una volta per tutte il valore sacro e assoluto della vita come bene inalienabile.
Le ultime statistiche annuali dell'Istat parlano chiaro: nel nostro paese si verificano in media ogni 24 ore 598 incidenti stradali che uccidono 13 persone e ne feriscono - anche gravemente - ben849, un altro dato da non sottovalutare e che il 70% degli incidenti avviene la sera. Per correre ai ripari l'Unione Europea si è prefissata l'ambizioso obiettivo di ridurre del 50% il totale degli incidenti entro il 2020.
L'Italia dal suo canto sta organizzando numerose iniziative per sensibilizzare le persone -  in particolar modo i giovani - alla sicurezza stradale e ai rischi che s'incorrono guidando in condizioni non ottimali. L'ANIA, la fondazione per la sicurezza stradale, ogni anno organizza la campagna"Guido con prudenza" che punta a promuovere la figura del guidatore designato tra i giovani che escono la sera per andarsi a divertire.
Da segnalare anche la nuova campagna pubblicitaria sulla sicurezza stradale lanciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti "Sulla buona strada", che ha come testimonial Gigi Proietti. La nuova campagna oltre ad essere mandata in onda sulle principali reti televisive italiane, lo scorso 12-13 febbraio, è stata proiettata sui maxi schermi dei campi di calcio più importanti  d'Italia.
di Francesco Donnici 
16/03/2011

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Barbara, il tuo libro esaudisce uno dei miei desideri più grandi...la voglia della certezza della pena per questi "delinquenti" che guidano senza scrupoli e l'incoscienza di sapere che possono sopprimere una vita. SI, guidare l'auto e anche per me, come avere un'arma addosso, l'unica differenza è, che per l'arma è necessario un porto d'armi, per la macchina solo la patente spesso ottenuta con estrema leggerezza. Hai messo le basi per una piaga sociale di notevoli proporzioni, ora tocca anche a noi aiutarti a costruire questo DIRITTO fondamentale di GIUSTIZIA soprattutto per chi non c'è più. Io sono a completa tua disposizione e spero che tanti altri come me si mobilitano realmente a darti una mano. Grazie, Grazie davvero soprattutto per quelli che soffrono per i loro cari persi senza un perchè e quelli che non ci sono più e non sanno a chi ringraziare...
"Antonio Maglione"

Barbara Benedettelli ha detto...

Grazie a lei Antonio. Vede, da sola posso poco e le Vittime, quali sono anche i familiari di chi viene ucciso, non possono essere sempre lasciate a loro stesse. Hanno bisogno anche di noi, cittadini comuni. Io le sostengo, come posso ma con determinazione e costanza, ma non basto. Dobbiamo essere tanti, perché la vita è un bene da proteggere, non possiamo darla per scontata. Queste persone prima di essere Vittime avevano una vita come quella di ogni altro essere che ama, che sogna, che tribola, che spera di poterla trasformare in qualcosa di bello e che all'improvviso a causa della superficialità, dell'egoismo altrui, è stata costretta a vivere dentro un buco nero. E' ora di dire basta! Di dirlo insieme! Sto organizzando insieme ad altre persone che sentono vivo e reale questo problema, che sentono di dover agire, una Tavola Rotonda in senato con tema l'omicidio stradale. Quel giorno mi piacerebbe vedere tanti cittadini in quella sala, per sostenere le Vittime e la vita!