Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

mercoledì 9 novembre 2011


appuntamento da non perdere, Giovedì 10 novembre alle ore 20,30 presso il Centro Civico Lorenzo Lotto a Credaro (Bg), per la presentazione del libro di Barbara Benedettelli “Vittime per sempre”.
Intervengono Barbara Benedettelli, Massimiliano Frassi presidente di Prometeo e Gabriella Vitali D’Andrea (il cui marito, poliziotto, fu ucciso a Dalmine dal criminale Vallanzasca). Introduce la serata il Sindaco di Credaro Heidi Andreina. « Uccidere una persona significa sopprimere un mondo intero. Un mondo pieno di gente che da quel momento è condannata all’ergastolo del dolore. Vittime. Una volta e per sempre. Perché quel male si attacca al cuore e peggiora quando, come troppo spesso accade, a quell’ingiustizia se ne aggiungono altre. Cosa possiamo fare noi per loro? Perché lo sguardo della legge e della società riserva maggiori tutele ai colpevoli? Questo libro contiene i dialoghi con i parenti di chi è stato strappato prematuramente alla vita: Paola Pellinghelli, mamma del piccolo Tommaso Onofri, i parenti delle Vittime della Uno bianca, che dopo vent’anni soffrono ancora. E altri uomini e donne che, con quel poco che rimane di un’esistenza spaccata, lanciano un grido: non dimenticatevi di noi. La giustizia è un nostro diritto! »

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