Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

martedì 29 maggio 2012

Se è la corte militare americana a giudicare, pagherà.

VIOLENZA SESSUALE SU BIMBA, MILITARE RISCHIA CORTE MARZIALE
(V. 'VIOLENZA SESSUALE SU BIMBA DI 7 ANNI...' DELLE 6.56)
(ANSA) - PISA, 29 MAG - Le autorita' militari statunitensi
potrebbero chiedere l'estradizione e sottoporre al giudizio di
una corte marziale il sergente della Florida della base di Camp
Darby arrestato in Toscana per violenza sessuale su una bimba di
7 anni e per produzione di materiale pedopornografico. E' quanto
emerge dall'inchiesta anti-pedofilia coordinata dalla procura
di Siracusa in collaborazione con la procura di Pisa, insieme al
Nucleo investigativo telematico (Nit), gruppo interforze
specializzato nel perseguire questo tipo di reati.
Secondo quanto appreso, ancora non c'e' una richiesta formale
in tal senso, ma gli inquirenti se la aspettano poiche' il
sergente - oltre al giudizio davanti ad un tribunale italiano -
dovra' rispondere delle accuse anche sotto il profilo delle
leggi militari Usa e quindi dovra' essere processato davanti ad
una corte militare americana.
Il sergente, di cui per ora sono state rese note le sole
iniziali, J.E., e' in servizio alla base logistica di Camp Darby
(Pisa) da tre anni. Le autorita' della base hanno collaborato
con gli investigatori italiani e hanno assistito alle fasi della
perquisizione dell'ufficio, rendendosi direttamente conto della
situazione.(ANSA).

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