Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

venerdì 7 ottobre 2011

Inaugurazione Mostra Fotografica BASTA!


Una mostra fotografica come un grido. Un grido muto, ma così forte da non poter passare inascoltato. E la forza non è data solo dall'oggetto: il grido. E' data anche dalla scelta del bianco e nero - voluto dal fotografo Livio Moiana - che rappresenta l'assenza e la completezza, la luce e il buio, la vita e la morte, il buono e il cattivo, il giusto e l'ingiusto. La scelta dei soggetti non è casuale, si tratta di personaggi noti che hanno accettato senza se e senza ma di posare. Di “gridare” basta!. Basta con la violenza, basta con l'abbandono di chi continua a soffrire anche dopo, quando tutto si spegne.
Tamara Onlus ha trovato un modo per sostenere le vittime anche quando le luci dei riflettori si sono spente. Anche quando le condanne, spesso miti, si sono svolte. Anche quando tutto tace. Tutto tranne il dolore devastante, corrosivo, onnipresente, ineliminabile, silenzioso, di chi resta. Un dolore muto come il grido cristallizzato in una fotografia, ma ricco di contenuti immensi.
Queste fotografie ritraggono uomini e donne estranei ai fatti, ma non alla vita intera, non al mondo che tutti ci contiene. Quel grido dice: “basta, basta con la solitudine in cui si trovano i parenti delle vittime. Smettiamo di stendere un velo che copre il ricordo delle vite negate, di quelle calpestate. Basta con la violenza che infrange i sogni di chi la riceve, che in un lampo trasforma contorni bianchi e luminosi in pozzi neri di dolore e solitudine”.
Le vittime o i loro parenti devono ricominciare da capo. Devono intraprendere un percorso nuovo che dovrà restituire loro la dignità e la forza per sopravvivere, ma anche cure. Il fardello che hanno nel cuore, nella mente, nell'anima è troppo pesante da dover essere portato in solitudine. Il mondo di prima non c'è più e non tornerà. La ragione scompare insieme ai cari perduti, al lavoro che non si riesce più a svolgere, alle relazioni che non si cercano più, alla serenità che neanche si riesce a ricordare. Chi la violenza la subisce sulla propria pelle senza morirne fisicamente spesso muore dentro, si spegne alla vita, la tortura subìta è come un film proiettato all'infinito e stampato su una pellicola che non sbiadisce mai.
I programmi di aiuto, di recupero, di reinserimento sono necessari. Programmi che potrebbero donare a chi è piombato nel peggiore destino, se non la luce piena, almeno un lumino tenue che li guidi nel cammino della vita. Un cammino che ha cambiato per sempre la meta, il colore, lo spessore, ma che rimane necessario.
Barbara Benedettelli

Origine del progetto

Il progetto è dedicato a Tamara Monti, uccisa a Riccione il 2 Febbario 2007 e a tutte le vittime della violenza.


Candida Cinicolo: nata a Milano. Da oltre 10 anni si occupa di volontariato. Il suo impegno è rivolto maggiormente verso la lotta alla pedofilia e le problematiche di bambini e donne vittime della violenza.
Livio Moiana: Fotografo professionista nato a Como. Dal 1991 lavora nei settori della moda, pubblicità, ritratto per lo spettacolo, fine art e wedding reportage. Livio è cugino di Tamara a cui ha voluto dedicare questo progetto.
in collaborazione con:
Barbara Benedettelli: nata a Rimini è scrittrice e autrice tv. Si occupa, nei suoi libri, di argomenti che riguardano il sociale. Da anni impegnata a sostegno delle vittime della violenza a cui è dedicato il suo ultimo libro "I delitti del condominio".

Obiettivo della mostra

Porre l'attenzione sul problema del sostegno alle vittime della violenza nel periodo successivo al crimine subìto e dire "Basta!" a ogni forma di violenza

Specifiche realizzative della mostra

  • inaugurazione: Giovedì 20 Ottobre h.19.30
  • sede della mostra: Museo Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67, Milano
  • periodo: 20 Ottobre - 29 Ottobre
  • orari: Da Martedì a Sabato dalle 10 alle 19. Apertura straordinaria Domenica 23 Ottobre dalle 10 alle 19.
Ingresso gratuito

Informazioni contatto

Per qualsiasi informazione o chiarimento è possibile contattarci presso i seguenti recapiti: 


Tamara OnlusVia Vittorio Emanuele 6122077 Olgiate Comasco (CO)Responsabile: Livio Moiana tel. 338 7072174

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