Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

giovedì 30 giugno 2011

Certezza della pena = certezza del valore vita! Grazie Giudice Vicidomini!

Oggi è uscita un'intervista a Elisabetta Cipollone De Nando sul TgCom. Da leggere!

Ecco come comincia...


"Chiedo la certezza della pena, come deterrente e per il rispetto della vita umana"

Milano, a Tgcom la madre di Andrea De Nando, il 15enne ucciso da un pirata della strada

FOTO DAL WEB
15:27 - 

"Per mio figlio chiedo una pena esemplare". In una lettera aperta  a giudici e magistrati Elisabetta Cipollone, madre di Andrea De Nando il 15enne ucciso lo scorso gennaio a Peschiera Borromeo da un pirata della strada, chiede che al colpevole sia negato il patteggiamento. E in un'intervista a Tgcom spiega il motivo del suo appello. 


Signora Cipollone, perché ha sentito l’esigenza di scrivere una lettera aperta? 
Perché ormai l’istruttoria è chiusa e dovremmo essere al rinvio a giudizio. Io chiedo che al colpevole della morte di Andrea sia rifiutato il patteggiamento. Non per vendetta perché tanto mio figlio non me lo ridà nessuno. Ma perché ci sia certezza della pena come deterrente e per il rispetto della vita umana. Per me è importante anche l’aspetto riabilitativo di chi ha commesso l’omicidio. Invece va sempre a finire che chi deve scontare una colpa non la sconta mai. Ma con  questa impunità si continuerà ad andare veloci, a viaggiare in città come in un circuito di formula uno. Ecco perché è importante togliere ai colpevoli la possibilità di patteggiare. Ai giudici e ai magistrati chiedo una pena esemplare, sperando che si arrivi a cambiare la legge.

Quindi chiede un incrudimento della legge
Bisogna cominciare a pensare l’omicidio colposo come un omicidio vero e proprio. Le pene ci sono ma di fatto  molti colpevoli restano a spasso. Anche se proprio ieri a Milano il gup Maria Vicidomini ha rifiutato il patteggiamento a 1 anno e 5 mesi in un caso simile a quello di Andrea. 

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