" ...ecco, mi chiedo: se una persona ritenuta innocente al primo grado di giudizio non può più andare in appello, perché quando una persona è stata colta in flagrante, con le mani nel sangue della propria Vittima, può andare in appello? Per chiedere un "ulteriore" sconto di pena? La vita può davvero essere messa in saldo?..." Barbara Benedettelli a 28 minuti
Le Vittime non hanno scelto di esserlo.Lo sono a causa della scelta di qualcun altro. Lo sono ancora quando la giustizia tutela "prima" i colpevoli;quando un assassino chiede una libertà prematura; quando anche tu, che leggi queste parole,ti dimentichi di Loro. Vittime da "quel" momento e per sempre, perché "quel" dolore non ha sconti. E noi non possiamo più abbassare lo sguardo davanti ai Loro occhi. Barbara Benedettelli
Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!
QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA
"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"
BBsabato 26 marzo 2011
Vittime per Sempre a Radio2 - 28 minuti con Barbara Palombelli
" ...ecco, mi chiedo: se una persona ritenuta innocente al primo grado di giudizio non può più andare in appello, perché quando una persona è stata colta in flagrante, con le mani nel sangue della propria Vittima, può andare in appello? Per chiedere un "ulteriore" sconto di pena? La vita può davvero essere messa in saldo?..." Barbara Benedettelli a 28 minuti
Nessun commento:
Posta un commento