Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

lunedì 27 agosto 2012

Signora Vallanzasca questo Paese non odia Suo marito sconti la pena


Matteo Oriani, consigliere provinciale a Bergamo per il Popolo delle libertà, replica con durezza alla moglie di Renato Vallanzasca, Antonella d'Agostino, intervistata sabato da Bergamonews.

Gentile Signora, forse non rammenta che il Sig. Vallanzasca non ha ancora scontato la sua pena: tenendo conto dei 40 anni già trascorsi (in realtà non consecutivi) e tenendo conto della carcerazione preventiva e dei periodi di latitanza dopo le varie fughe al Sig. Vallanzasca mancano circa 255 anni da scontare.
Quando avrà finito di scontarli allora potremo riparlare del diritto di rifarsi una vita dopo aver scontato una pena, fino ad allora pensi al diritto negato alle 7 vittime di suo marito di una vita coi loro cari, con i genitori, i fratelli e le sorelle, le mogli e i figli.
Si immedesimi nelle allora giovani vedove e nei piccoli orfani, guardi il mondo con i loro occhi, pensi quanto gli ha sottratto suo marito in termini di affetti e di vita.

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