Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

lunedì 6 agosto 2012

Nelle parole di un padre l'aiuto per sopravvivere alla morte di un figlio

Mio padre era un uomo onesto e coraggioso, mio padre era un uomo d'altri tempi ,un uomo colto e che ha studiato praticamente fino alla fine dei suoi giorni... diceva sempre che il cervello e' un muscolo e come tale bisogna esercitarlo in continuazione.. Era un garante per tutti dell'estrema onesta' pratica ed intellettuale che ha contraddistinto la sua lunga vita.- Odiava i soprusi , le ingiustizie, in tram pur da anziano cedeva il suo posto a chi aveva piu' difficolta' di lui... Rispettava le donne, ed era orgoglioso di aver avuto due figlie femmine... diceva che le donne trainano il mondo, e questo gia' in un'epoca in cui le donne non godevano di tutti i diritti attuali.. Mio padre aveva una sola ricchezza materiale, una bicicletta Bianchi con la quale girava in lungo e in largo una Milano sempre piu' intasata dal traffico... <mio padre aveva la patente chiusa nel cassetto, diceva che non era fatto per i motori e diceva che in bici non avrebbe mai rischiato di far male a nessuno.. Sono felice che papa' non sia sopravvissuto alla morte di Andrea, non lo avrebbe sopportato, ma soprattutto con il suo carattere fiero e dignitoso, in netto contrasto con la vigliaccheria di chi ha ucciso suo nipote, non avrebbe di certo accettato tutto questo e certamente non avrebbe accettato la mancanza di Giustizia alla quale siamo costretti a sottostare... Non so esattamente cosa avrebbe potuto fare, ma di certo qualcosa avrebbe fatto...DI CERTO... lo conoscevo troppo bene... l'ho visto difendere il diritto al rispetto e alla dignita' di alcuni suoi compagni d'ospedale, anche quando la voce flebile e stanca lasciava presagire una fine ormai imminente... ma lui era li' sempre in prima linea, sempre con i piu' deboli... Ora che il dolore per la morte di mio figlio sovrasta il dolore per la sua perdita, ora che sono concentrata a non perdere neppure un ricordo del mio bambino, ma a recuperarne sempre nuovi... come schede di un archivio... ora che non so piu' a quali ricordi attaccarmi per cercare di restare aggrappata ad una vita dolorosa che non volevo e che non avrei mai immaginato.... ora che cio' che piu' mi preme e' recuperare una serenita' apparente da mostrare a mio figlio Cristian, mi piace recuperare alcune frasi che mio padre ripeteva spesso, due frasi che tanto gli piacevano e che hanno contraddistinto un po' tutta la sua esistenza... e mi rivedo intenta ad ascoltarlo, beata mi lasciavo rapire dalle sue parole quando mi raccontava la storia di Vittorio Alfieri e della sua famosa frase VOLLI SEMPRE VOLLI FORTISSIMAMENTE VOLLI... E POI UN'ALTRA... DISSE L'ACQUA ALLA PIETRA, TEMPO CI VUOLE MA IL BUCO TE LO FARO'... E mi parlava con voce dolce, e parlandomi diceva che un obiettivo, se e' onesto va perseguito con forza e tenacia e senza farsi influenzare da propri o altrui cedimenti...o critiche... e mi diceva che la tenacia premia, come quell'acqua contenuta in una singola goccia che appunto con "tenacia" riesce a scalfire anche la pietra... mi piace pensare che dietro questa sopraggiunta e sconosciuta forza ci sia tu PADRE MIO che mi spingi ad andare avanti e a perseguire un obiettivo che e' ormai diventato quasi una ragione di vita.... Grazie nonno Elio....

Elisabetta Cipollone, mamma orfana di Andrea De Nando 

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