Le Vittime non hanno scelto di esserlo.Lo sono a causa della scelta di qualcun altro. Lo sono ancora quando la giustizia tutela "prima" i colpevoli;quando un assassino chiede una libertà prematura; quando anche tu, che leggi queste parole,ti dimentichi di Loro. Vittime da "quel" momento e per sempre, perché "quel" dolore non ha sconti. E noi non possiamo più abbassare lo sguardo davanti ai Loro occhi. Barbara Benedettelli
Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!
QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA
"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"
BBlunedì 5 marzo 2012
Ucciso in rapina in villa: Una pena effettiva e certa nella sua durata è garanzia di libertà.
'Ho espresso al prefetto e ai
rappresentanti delle forze dell'ordine presenti alla riunione
del Comitato per l'ordine pubblico tutta la rabbia dei perugini
per l'efferato delitto di Ramazzano, e con essa la richiesta
forte e improrogabile allo Stato di dare una risposta concreta
al nostro bisogno di sicurezza'': lo ha detto il sindaco di
Perugia Wladimiro Boccali dopo la riunione del comitato per
l'ordine e la sicurezza pubblica in prefettura.
''Ramazzano, come altre aree piu' decentrate del Comune di
Perugia - ha sostenuto il sindaco - non genera certamente
degrado ed emarginazione. Questa violenza, come e' fin troppo
ovvio, non nasce dal nostro interno. Ne' l' allarme che
legittimamente suscita deve coinvolgere i tanti stranieri che si
sono bene integrati. Non vogliamo pero' pagare il fatto di
essere, o essere stati, un territorio tranquillo dove qualunque
malintenzionato possa pensare di uccidere un uomo, rapinare,
stuprare e farla franca. Quella che ha stroncato la vita di Luca
e' la selvaggia aggressione di una malavita esterna ed
estranea, di un nemico spietato che e' completamente fuori dai
binari della convivenza civile, che non ha il minimo rispetto
per la vita umana, che aderisce ad una cultura predatoria e
senza legge''.
''Con questo nemico - ha sottolineato Boccali in una nota -
non si ragiona e non si fanno analisi sociologiche, lo si
combatte e basta, e questo chiediamo che faccia lo Stato. Se e'
necessario, che si alzi il livello della attivita'
investigativa, sia per trovare questi criminali, anche a fini di
prevenzione, sia per verificare la presenza di altri eventuali
pericoli. Se e' necessario, e questo certamente e' necessario,
si intensifichi il controllo del territorio con piu' uomini e
maggiori mezzi. Si chieda, come del resto ho gia' chiesto io
stesso in un recente incontro con il ministro degli Interni, ai
rappresentanti dello Stato di venire a Perugia per dirci cosa si
intende fare. Non c'e' tempo da perdere - ha concluso il sindaco
-, siamo gia' oltre quello che umanamente si poteva tollerare''.
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