Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

giovedì 10 marzo 2011

Recensione tratta dal sito LIBRI e BIT



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  • Mar

Vittime per sempre di Barbara Benedetelli

vittime per sempre Vittime per sempre di Barbara BenedetelliE’ uscito per la Aliberti editore il volumeVittime per sempre, della giornalista e autrice televisiva Barbara Benedettelli.
In genere quando leggo la parola vittime faccio un passo indietro: temo sempre di ritrovarmi di fronte libri o trasmissioni televisive o articoli che offrono uno sguardo di finta pietà sulle storie che raccontano e puntano invece ad attirare lettori e spettatori con dettagli macabri o primissimi pianidecisamente irrispettosi delle persone.
Non è però il caso di questo libro, che si avvale anche della preziosa prefazione di Rita dalla Chiesa. In Vittime per sempre, Barbara Benedettelli ci conduce in una severa riflessione sull’attenzione che lo stato riserva da un lato alle Vittime, comprendendo con questo termine anche la famiglia delle persone uccise, e dall’altro agli assassini.
L’autrice non fa mai il gioco facile del linciaggio. Cerca invece di approfondire, in maniera comprensibile a tutti, il discorso della giustizia. Riporta storie che conosciamo tramite la cronaca, i commenti dei familiari delle vittime (espressione cui cercherà di dare un nuovo significato), quelli degli esperti e una serie di note sulla legislazione italiana.

Una riflessione più che attuale visto che il numero di omicidi in Italia è impressionante (per non parlare delle donne uccise negli ultimi mesi), visto che finalmente si comincia a parlare dei familiari delle vittime come vittime essi stessi. Un discorso che interessa tutti, un libro da leggere e da discutere insieme, perché per come stanno le cose adesso siamo tutti vittime potenziali.

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