Le Vittime non hanno scelto di esserlo.Lo sono a causa della scelta di qualcun altro. Lo sono ancora quando la giustizia tutela "prima" i colpevoli;quando un assassino chiede una libertà prematura; quando anche tu, che leggi queste parole,ti dimentichi di Loro. Vittime da "quel" momento e per sempre, perché "quel" dolore non ha sconti. E noi non possiamo più abbassare lo sguardo davanti ai Loro occhi. Barbara Benedettelli
Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!
QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA
"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"
BBvenerdì 24 febbraio 2012
Cassazione: Pene piu' severe per gli automobilisti spericolati.
automobilisti spericolati. Le invoca la Cassazione, chiedendo che
"siano valutate con particolare severita' e conseguentemente
sanzionate piu' gravemente" le condotte di guida che mettano a rischio
l'incolumita' pubblica, compresa quella del guidatore. In questo modo,
la Quarta sezione penale ha convalidato la condanna a due mesi di
arresto oltre alla sospensione della patente per un anno con confisca
dell'autovettura nei confronti di un immigrato, Mohamed B., uscito di
strada, nel dicembre 2008, mentre era alla guida ubriaco.
Contro la condanna inflitta dalla Corte d'appello di Brescia nel
gennaio 2011, la difesa dell'immigrato ha fatto ricorso in Cassazione,
lamentando che con 'incidente stradale' si dovrebbe intendere la
collisione con altri utenti della strada. La Suprema Corte (sentenza
6381) ha dichiarato inammissibile il ricorso di Mohamed B. e ha
osservato che "il concetto di 'incidente stradale' richiamato ai fini
dell'integrazione dell'aggravante, e' ben piu' ampio di quelli
d'investimento e di collisione tra autoveicoli, che vi sono, in ogni
caso ricompresi: infatti, esso non implica necessariamente la
produzione di danni a cose proprie o altrui o lo scontro con altri
veicoli o comunque il coinvolgimento di terze persone con danni alle
stesse, bensi' qualunque situazione che esorbiti dalla normale marcia
del veicolo in area aperta alla pubblica circolazione, con pericolo
per l'incolumita' altrui e dello stesso conducente".
La Cassazione ricorda che la sicurezza stradale "esige che anche
quelle condotte di guida che pongano a mero rischio l'incolumita'
pubblica (compresa quella del guidatore) siano valutate con
particolare severita' e conseguentemente sanzionate piu' gravemente".
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