Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

martedì 13 dicembre 2011

UNICEF e pedofilia online


Unicef, "Contro la pedopornografia online
mancano leggi sufficienti per combatterla"

Su 196 Paesi esaminati, solo 45 hanno una legislazione sufficiente a combattere i reati di abusi delle immagini di bambini. In Brasile, ad esempio il numero di bambini sopra i 10 anni connessi ad Internet è aumentato del 75% in tre anni, mentre in Nepal nel 2009 l'80% degli adolescenti usano il web

ROMA - L'Unicef lancia un allarme sul rapporto tra minori e internet, un'opportunità ma anche una fonte di pericolo: soltanto nel 2011, su scala globale, sono stati stimati circa 16.700 siti web contenenti immagini pedopornografiche. Su 196 Paesi esaminati, solo 45 hanno una legislazione sufficiente a combattere i reati di abusi delle immagini di bambini. Sono i dati forniti dal Centro di Ricerca Innocenti 1 dell'Unicef che ha presentato il rapporto "La sicurezza dei bambini online: sfide globali e strategie" per una migliore comprensione delle opportunità e dei rischi che incontrano i ragazzi e i giovani navigando in Internet. Continua a leggere su Repubblica.it

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