Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

mercoledì 23 novembre 2011

Nessuno è immune da questo male.

Mai avevo immaginato di perdere un figlio . . . MAI . . . . 

Tantomeno immaginavo che lo Stato non mi avrebbe tutelato. 



Nel mio caso non c'erano testimoni o meglio c'erano . . . . sono quelli coinvolti nell'incidente e tutti sopravvissuti e indenni. Hanno dichiarato agli inquirenti quello che gli è stato più comodo “la loro completa estraneità e colpa”. La cosa più schifosa è che per non avere guai giudiziari hanno addossato la colpa a due ragazzi 14enni che ora, chiusi a doppia mandata prima in una bara e poi dietro una lastra di granito, non hanno possibilità di dire la verità. 

Sono morti per colpa di un sorpasso effettuato a folle velocità stimata a circa 120 Km orari tra un’ utilitaria e un SUV. Le indagini preliminari non sono state ancora chiuse perché in assenza di testimoni le perizie sono contrastanti. Sto cercando di portare in tribunale la verità affinché la verità processuale sia la più vicina alla verità dei fatti. Tutto questo comporta momenti di smarrimento, abbattimento, depressione, sconforto, rabbia e spesso non si ha voglia "di fare", perché viene a mancare la forza fisica e psicologica. 

Mia figlia ancora non riesce pregare sulla tomba del fratello. Non vuole andarci ne insieme a noi ne da sola. Non accetta l'idea che suo fratello sia stato ucciso e tantomeno riesco a parlarne a casa. Come vedi, le reazioni sono diverse avendo tu due gemelli. Ecco perché avevo immaginato e ne sono ancora convinto che Barbara potesse essere la nostra guida, la nostra voce senza personalismi o quant’altro. Come sempre un abbraccio forte.

Michele Boscarelli papà di Giuseppe ( con lui nella foto) ucciso mentre tornava a casa con il motorino















Noi siamo le vittime che oggi soffrono per un dolore unico e inimmaginabile...anche io, a volte, quando mi trovo a parlare con amici o conoscenti dico che queste disgrazie, causate da assassini che si possono incontrare in qualsiasi strada o in qualsiasi momento della nostra vita....dico che può accadere a chiunque.. al figlio di chiunque... Questa battaglia riguarda tutti noi mortali! Vittime e non..!..
Mi è capitato,alcune volte, di vedere in televisione interviste a genitori colpiti dalla perdita più grande e dolorosa che ci sia....rimanevo ferma da ascoltare e a guardarli pensando."Mamma mia!..Che storia terribile...come si fa a sopportare un dolore così grande..!"Poi riprendevo i miei servizi continuando la mia vita..!
OGGI, nella piena consapevolezza di cosa stavano parlando quei genitori....rifletto e mi rendo pienamente conto che io ero, allora, una spettatrice..oggi....per mano altrui....sono una protagonista...! Non si può prevedere nulla..in questa vita..tutto ciò che, nel bene e nel male, può accadere nella vita ..riguarda tutti noi. Tutti!


Carmen Fichera, mamma di Gabriele ( con lei nella foto) ucciso dalla folle velocità

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