Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!


QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA


"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"

BB

giovedì 10 marzo 2011

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA


Mi piacerebbe tanto vedere, in questa riforma che prevede anche modifiche ad alcuni articoli della Costituzione, l'aggiunta di un comma, all'art.111 sul giusto processo, che renda il processo Giusto anche per le Vittime della violenza. Specialmente quando, questa violenza, è devastante. Un passo di civiltà necessario, previsto anche da numerose Raccomandazioni della Corte Europea. 

Sul Corriere leggo: "Nella bozza, si prevede anche, come aggiunta all'articolo 113 della Costituzione (diventerà se approvato il 113 bis), che «nei casi di ingiusta detenzione o di altra indebita limitazione della libertà personale, la legge regola la responsabilità civile dei magistrati»".

Ecco Ministro Alfano, mi dica che nel testo che presenterà domani c'è anche un 113 ter in cui si possa leggere qualche cosa come «La legge regola la responsabilità civile o penale dei magistrati in caso di dolo o colpa grave, quando la libertà anticipata di un colpevole, o un premio in libertà, sottovalutando la pericolosità sociale di individuo che ha già commesso atti gravissimi contro la persona, contribuisce  a fare sì che quell'individuo commetta nuovi delitti gravissimi come lo stupro, la tortura, il rapimento e l'omicidio"».

Caro Ministro, mi dica che ci avete pensato...


Barbara Benedettelli

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