Gli esempi virtuosi di chi è sopravvissuto alle tragedie
“Giustizia e Diritti per i Cittadini colpiti dai reati Contro la Vita”
Le Vittime non hanno scelto di esserlo.Lo sono a causa della scelta di qualcun altro. Lo sono ancora quando la giustizia tutela "prima" i colpevoli;quando un assassino chiede una libertà prematura; quando anche tu, che leggi queste parole,ti dimentichi di Loro. Vittime da "quel" momento e per sempre, perché "quel" dolore non ha sconti. E noi non possiamo più abbassare lo sguardo davanti ai Loro occhi. Barbara Benedettelli
Per il Diritto a una giustizia con la G maiuscola!
QUESTO BLOG NASCE DAL LIBRO "VITTIME PER SEMPRE", DI BARBARA BENEDETTELLI, SCRITTRICE E ATTIVISTA DER I DIRITTI DELLE VITTIME. UN TESTO DI DENUNCIA FORTE. PAGINE ACCORATE, SCRITTE CON PASSIONE CIVILE E RIGORE. NON UN LIBRO, UNA CAUSA - AMA DIRE LA BENEDETTELLI - CHE DEVE ESSERE DI TUTTI E CHE VA OLTRE LE IDEOLOGIE PERCHE' LA VITA E' UN BENE SUPER PARTES, COME LA GIUSTIZIA! DALL'IMPEGNO CIVILE DELLA BENEDETTELLI NASCE UN MOVIMENTO ATTIVO DI PERSONE, COLPITE O MENO DAL REATO CONTRO LA VITA: GIUSTIZIA E DIRITTI PER I CITTADINI COLPITI DAL REATO CONTRO LA VITA
"Nel testo, come nel blog, la parola Vittime, al plurale, indica i congiunti di chi è stato ucciso, mentre al singolare indica la persona uccisa. La “V” maiuscola è invece una scelta che sottolinea il valore “unico” di una condizione immeritata, non voluta, di grande e durevole sofferenza. Dobbiamo a queste persone un rispetto che, ancora oggi, non c'è. Quando vedrò la parola Vittime con la "V" maiuscola in ogni testo, ogni commento, ogni blog, ogni giornale allora potrò dire: "Le nostre parole sono arrivate all'anima del mondo e lo hanno cambiato!"
BBsabato 8 novembre 2014
Barbara Benedettelli, l'amore che salva dalla crisi Gli esempi virtuosi di chi è sopravvissuto alle tragedie
Gli esempi virtuosi di chi è sopravvissuto alle tragedie
giovedì 23 ottobre 2014
mercoledì 19 marzo 2014
domenica 9 marzo 2014
giovedì 27 febbraio 2014
Omicidio stradale: un reato che può rendere le strade più sicure. Intervista a Barbara Benedettelli
Ho contribuito personalmente al DDL che, a differenza di tante proposte fatte nel corso degli anni sia dalle Associazioni sia dai diversi schieramenti politici, mantiene il reato nell’ambito del colposo ma lo separa da altri omicidi della stessa natura giuridica. Questo perché ci siamo chiesti come superare i nodi che hanno sempre impedito l’introduzione di un reato specifico che invece in altri paesi esiste, se pur in forma colposa. Si agisce sulle aggravanti per quanto riguarda quei comportamenti alla guida che provocano la maggior parte degli scontri con gravi conseguenze. Non solo guida in stato alterato, ma anche inosservanza dei segnali di precedenza, investire le persone sulle strisce pedonali, superare del doppio i limiti di velocità, per esempio. Tutti comportamenti che vanno condannati senza se e senza ma e che devono essere ben definiti per evitare che lo stesso comportamento davanti a un giudice subisca un trattamento e davanti a un altro il trattamento opposto generando ingiustizia.
Cosa cambierà con l’introduzione di tale reato? segue
martedì 4 febbraio 2014
sabato 1 febbraio 2014
4 FEBBRAIO, LUTTO NAZIONALE PER LE VITTIME DELLA CRISI
- indossando il lutto al braccio
- mettendo una candela o un drappo nero su finestre o balconi
- osservando 1 minuto di silenzio
- mettendo al bandiare a mezz'asta ove c'è bandiera
- un cappio nel portone di un condominio
- un cartello di lutto nei negozi
- incontrandosi nei luoghi simbolo ( vie commerciali o luoghi dei suicidi)
lunedì 20 gennaio 2014
martedì 7 gennaio 2014
giovedì 2 gennaio 2014
L'omicidio stradale diventa reato. Sarà la volta buona?
giovedì 19 dicembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
INSOSTENIBILE - SICUREZZA STRADALE #FERMALASTRAGE CON FDI E ITALIA VERA
#FERMALASTRAGE divulgalo e se sei di Milano, unisciti a noi venerdì sera, alle 20,30 in discoteca. Ti aspetto al The Beach per mandare un messaggio forte ai giovani: LA VITA REPLAY NON NE HA! ( per entrare di che sei lì per fermare la strage, con L'Italia Vera e FDI).
martedì 12 novembre 2013
Sovraffollamento carcerario ed effetti dell'indulto, un altro punto di vista.. | Associazione L'Italia Vera
lunedì 4 novembre 2013
martedì 22 ottobre 2013
A.M.C.V.S Testimoni Al Convegno della Provincia di Salerno 18/10/2013
domenica 20 ottobre 2013
sabato 19 ottobre 2013
venerdì 27 settembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Pesaro: responsabilita' Magistrati anche per "giusta detenzione negata" | Fratelli d'Italia
lunedì 23 settembre 2013
giovedì 27 giugno 2013
martedì 4 giugno 2013
Barbara Benedettelli: negare la discriminazione non fa che alimentarla
Libero Quotidiano – Negare la discriminazione non fa che alimentarla
E non è vero che viola il principio di eguaglianza
Mi chiamo Lorenzo, ho 20 anni. Sono morto ammazzato 3 anni fa ..
lunedì 11 marzo 2013
L'appello che nega giustizia
giovedì 17 gennaio 2013
E adesso cosa vogliamo dire alle donne: Andate a colloqui di lavoro accompagnate?
Per evitare tutto questo sono indispensabili le 5 P: “Promozione di una cultura del rispetto a partire dalla scuola e strette sul modello di donna proposto da media e pubblicità; Prevenzione, da effettuarsi in sinergia con gli attori dei territori per contrastare la violenza, prevedendo personale qualificato all'interno delle forze dell'ordine; Protezione delle persone a partire dalla prima denuncia, da parte delle forze di polizia, dei comuni, dei centri specializzati, delle case protette e delle associazioni; Pena, pene e sanzioni certe e severe già alla prima violenza, anche psicologica, e sanzioni per le istituzioni che non mettono in atto prevenzione e protezione e, infine, la Pietas verso coloro che sono colpiti dal reato e i loro familiari che meritano rispetto”.
Premetto che sono contro la pena di morte, tuttavia al procuratore Dettori, anziché arrendersi e consigliare alle donne di non uscire, consiglio di leggersi la frase del giudice indiano che ha condannato a morte chi ha stuprato e ucciso una bambina di 3 anni, frase che dovrebbe essere incorniciata in ogni procura e in ogni tribunale: ‘I tribunali devono avere un atteggiamento rigido nei confronti di tali crimini e devono infliggere la pena più severa possibile, così da mandare un chiaro messaggio alla società’”
Barbara Benedettelli